31 marzo 2009

Venditori - il Vendifavole



VENDIFAVOLE

Io non ho piu lacrime
Sangue da versar
L’occhio del ciclone ho fatto nero
a pugni
Ero un vendifavole
Ingannavo solo me
Oggi tratto male ogni paura
Mi prendo in cura e
Solo con me
Riesco a star bene
Cento mille anni luce via da qui
Muri che si spostano
Mi rispondono
Stiamo organizzando
il fine settimana
Eccoti puttana
A cosa serve la tv
Ora che di soldi non ne ho più
Cosa mi offri
E non mi va giù
La vita come dite
Tutta merda ingoiata a rate

Testo e musica: Dimitri Niccolai (TENEDLE)

Ecco, questo è lo splendido valzer che ha chiuso lo spettacolo e che abbiamo ballato e cantato tutti insieme.
Eccezionale, bravissimo Dimitri!

30 marzo 2009

Venditori - la matiné

Le scarpe di Shon
La matiné è andata ancora meglio della prima.
Probabilmente la 50° replica potrebbe essere fatta con il pilota automatico, ma non la matiné. Ma è andata in ogni caso benissimo.
Neanche una sbavatura tecnica, grazie a quel geniaccio di Berend Dijk (il famoso Capo di Mammamsterdam) e a quel folle creativo che ancora non so come si chiama in realtà, ma che se lo chiami @lbert Figurt si gira e ti sorride. E grazie mille pure a Barbara Pollini, in arte Polly, che non solo è la nostra designer preferita, ma ha anche creato il cosiddetto catafalco, un mostro ligneo che si trasforma in scrivania, automobile o letto a seconda di come veniva girato.

Se alla prima abbiamo avuto il tutto esaurito con 85 sedie occupate, alla matiné si sono presentate ben 56 persone, delle quali un nutrito gruppetto dall'Aia.
E pensare che in contemporanea c'era il mercatino di Slow Food di cui avevo scritto un paio di giorni fa, e che proprio domenica è entrata in vigore l'ora legale, per cui qualcuno non ha rimesso l'orologio ed è arrivato a teatro trovando le porte chiuse.
La stanchezza fisica ha comunque colpito tutti nel momento in cui ho finito di presentare al pubblico uno per uno gli attori e i creativi a rappresentazione terminata.
Sbaraccare baracca e burattini non è l'occupazione preferita di nessuno, qualcuno si è addirittura defilato, altri sono andati alla ricerca (infruttuosa) di un mezzo per riportare il catafalco in sede, altri ancora hanno tentato un pisolino appesi al catafalco.
Io ad un certo punto mi sono stufata di aspettare e sono andata da un tizio con un furgone posteggiato proprio dirimpetto al teatro, se ci voleva trasportare il catafalco alla sede in cambio di un piccolo compenso.
E nel giro di un'ora era tutto sbaraccato, trasportato in sede (dove poi oggi quel poveraccio del presidente si sarà fatto un c... come una casa a rendere il tutto presentabile ai corsisti di stasera) e ci siamo andati a fare una pizzetta da Pizza Taxi, che avevamo fame e freddo che la metà bastava.
E lì racconti e aneddoti si sono scatenati.
Il resto alla prossima puntata.

29 marzo 2009

Venditori - la prima

Le scarpe di Cozza
Ieri sera tutto esaurito.
Il teatro ha dovuto aggiungere una fila di sedie extra sul palcoscenico, scombinando così tutto il piano luci, ma vabbeh, mica si può dire di no alla gente, vero?
Nessuno si è reso conto della sostituzione del protagonista: il fatto che Dimitri leggesse non è sembrato strano e a parte un errorino tecnico noioso proprio verso la fine, è tutto è filato liscio (miracolo!!!!).
Ma le note del pubblico me le riservo per un prossimo post, perché oggi pomeriggio c'è la matiné (alle 14.30) e quindi posso raccogliere altre impressioni esterne.
Comunque, il primo atto è andato come un treno, con addirittura 5 minuti di fine anticipata rispetto ai tempi che avevo ripreso durante la generale, mentre il secondo atto, dopo la splendida prima scena con la frusta (la storia ve la racconto domani, per non guastare il piacere a chi viene oggi pomeriggio), ha assunto ritmi più lenti, come se l'adrenalina a 3000 di prima della pausa fosse scesa a livelli normali.
Ora vado, ci vediamo in teatro.

28 marzo 2009

Venditori - la generale

Le scarpe di Brigo

Tra la prova di domenica scorsa e quella di ieri sera c'è una differenza tra il giorno e la notte.
A parte il fatto che il protagonista malato è stato sostituito da un pazzo fuori di testa, gli altri hanno fatto un gran salto in avanti.
Saranno state le critiche a man bassa che gli hanno fatto il pazzo fuori di testa e Frans Weisz dopo la prova di domenica? Oppure hanno percepito quelle che ho scritto io ma che non ho mai inviato perché un'overdose è fatale per definizione? O magari stanno stringendo il culo (perdonatemi il francesismo) perché col protagonista sostituito 3 giorni prima della prima ognuno si sta assumendo le proprie responsabilità e tenta di brillare il più possibile così da distogliere o compensare il pubblico per eventuali piccole imperfezioni?

Non lo so.

Il fatto sta che ieri sera è andata benissimo.
Staremo a vedere oggi pomeriggio, quando anche la tecnica dovrà filar liscia come l'olio, e poi alle 20 e 30 con la sala gremita...
Per chi volesse, ci sono ancora alcuni posti stasera (ma non credo molti), per domani pomeriggio alle 14 e 30 ce ne sono un paio di più.
Per informazioni: Ostadetheater, tel. 020-6795096 (eventualmente lasciate un messaggio in inglese alla segreteria telefonica).
Ci vediamo lì.

P.S.: Per il vettovagliamento della generale ho cucinato un'enorme frittata di spaghetti, un'insalata di fagioli, cipollina, sedano e tonno e una torta morbidissima e altissima con i cranberries dentro di cui a breve vi metterò le ricette. E trascinata dietro tanto pane turco (il mio preferito è il lavaş, del quale vi avevo già parlato qui e qui), un'altra chilata di ovetti di cioccolata, tre vassoietti di filetti di merluzzo fresco fritto comprato appena tirato fuori dalla friggitrice del pescivendolo marocchino, un bel pezzo di Montasio e un Reblochon intero maturo al punto giusto...
Per stasera, oltre agli avanzi di ieri (che saremo sì in tanti e affamati, ma a quanto pare riesco sempre a cucinare per interi eserciti!), ho in forno uno sformato di patate, fagiolini e pesto (anche di questo vi passerò a breve la ricetta).

25 marzo 2009

Amsterdam, stad van 1001 smaken

Van SlowFood Nederland heb ik deze informatie ontvangen, die ik jullie niet wil onthouden.
Vergeet in ieder geval toch niet dat zondag om 14.30 uur ook de middagvoorstelling van Venditori te zien is in het Ostadetheater.

~~~~~~~

Beste vrienden, stadgenoten en buitenlui,

Aanstaande zondag is er weer een door Slow Food Amsterdam gecoördineerde boerenmarkt. Dit keer in het Amstelpark. Wij nodigen jullie graag uit om aanwezig te zijn bij de officiële opening door de Amsterdamse wethouder Marijke Vos en Henk Boes van stadsdeel Zuideramstel om 12.30 uur.

Amstelpark heeft primeur eerste Smaakmarkt

Slow Food Amsterdam organiseert dit jaar, in samenwerking met Proeftuin Amsterdam en Groene Hart/kloppend hart, in vier verschillende stadsdelen een feestelijke Smaakmarkt. De eerste Smaakmarkt is op zondag 29 maart in het stadsdeel Zuideramstel in het Amstelpark. Van 10.00 tot 18.00 uur kan men genieten van (h)eerlijke streekproducten uit het aangrenzende Groene Hart en andere streken. Doel van de markt is om Amsterdammers te laten proeven en genieten van producten uit de nabije omgeving, en om de band tussen stad en platteland te versterken.

De Smaakmarkten vormen een ontmoetingsplaats, waar boeren uit diverse streken en inwoners uit de stad elkaar treffen. Amsterdammers die nog niet vertrouwd zijn met producten uit het aangrenzende platteland kunnen proeven van het aanbod uit hun omgeving. Zo kunnen Amsterdammers kennismaken met streekproducten en ontdekken dat deze producten goed toepasbaar zijn in zowel de Hollandse en de buitenlandse keukens.

De vier markten vinden plaats in stadsdelen grenzend aan landelijk gebied, de zogenaamde ‘Poorten naar het Platteland’. De markten zijn interessant voor autochtone en allochtone consumenten, producenten, horeca en organisaties. Bezoekers van de markt kunnen ook meteen afspraken maken met de boeren om een kijkje te nemen op het boerenbedrijf.

In 2009 is Amsterdam uitgeroepen tot Hoofdstad van de Smaak, met als thema “Amsterdam, Stad van 1001 Smaken’. Gedurende het hele jaar vinden er activiteiten plaats die aandacht vragen voor lekkere, pure en eerlijke producten. De Smaakmarkten maken deel uit van de festiviteiten. Kijk voor meer informatie op: www.amsterdamstadvan1001smaken.nl

23 marzo 2009

Pasta con broccoli e pancetta
Pasta met broccoli en buikspek


Come già detto, questa variante di pasta e broccoli è stata pensata per piacere a chi non si accontenta di sola pasta e verdura.

Scottare i broccoli nell'acqua salata dove poi si mette a cuocere la pasta, scolarli col mestolo forato e farli subito freddare sotto l'acqua corrente fredda (così mantengono il bel colore verde).
Nel frattempo che la pasta cuoce, si riscalda in una padella bella ampia (io uso il wok) l'olio con l'aglio e il peperoncino (se piace), si aggiungono i broccoli.
Intanto si affetta a fettine sottili la pancetta tesa (in mancanza va bene anche un resto di prosciutto crudo, credo).
Trasferire la pasta molto al dente nel padellone col mestolo forato e un po' d'acqua di cottura e si aggiunge la pancetta, che non deve cuocersi troppo, se no diventa dura.
Girare bene fino a completa cottura della pasta, aggiungendo eventualmente altra acqua.
Pecorino come se piovesse.

~~~~~Nederlands

Zoals al gezegd, deze variante van pasta met broccoli is bedacht om iemand te plezieren die een simpele pasta met groente een beetje kaal vindt.

Blancheer de broccoli in het gezouten water waar je straks de pasta kookt. Haal ze eruit met een schuimspan en laat ze snel afkoelen onder de koude kraan (dan bewaren ze hun mooie groene kleur).
Terwijl de pasta kookt, verwarm in een grote koekenpan (ik gebruik mijn wok) een scheut olijfolie met knoflook en een pepertje (als je het lekker vindt) en voeg de broccoli toe.
Snijd in dunne plakjes een stuk buikspek (eventueel te vervangen met een restje rauwe ham).
Doe de nog erg al dente pasta in de koekenpan met de schuimspan en aanhangend water, voeg de pancetta toe die niet teveel moet garen, anders wordt het taai.
Goed roeren totdat de pasta normaal beetgaar is, voeg eventueel nog wat kookwater toe.
Rasp er veel Pecorino-kaas op.

22 marzo 2009

Venditori esce di casa

Le scarpe di Monti

Oggi per la prima volta Venditori ha lasciato le mura discrete della Sint Jansstraat per provare gli spazi dell'Ostadetheater.
Il primo stress di prima mattina: i pezzi del marchingegno ingegnoso che costituisce l'arredo di scena non sono entrati nel furgone che ci era stato molto generosamente prestato (ancora grazie mille!).
Il secondo stress di seconda mattina: il protagonista Brigo si è beccato il fuoco di sant'Antonio (un riacutizzamento della virulenza del virus della varicella presa da bambino, che coglie gli adulti in periodi quanto mai pieni di stress - ma va?), faccenda dolorosa e debilitante.
Brigo è in preda ai farmaci ma la febbre ancora lo attanaglia.
Accenderò mentalmente un cero a sant'Antonio, se volesse esser così gentile da riprendersi il suo fuoco e restituirci entro venerdì il nostro amato Brigo sano e vispo come al solito. Ecco, grazie.
Faceva freddo nella sala vuota e buia del teatro, mi sono congelata.
Sono andata nella mia veste di vettovagliatrice ufficiale, carica di sporte di pane, mandarini, ovetti di cioccolata, uno sformato da 17 uova e 1,5 kg di zucchine, mezzo chilo di humus e altrettanto di tzatziki fatto con le mie manine, più un ciambellone morbidissimo (a breve le ricette).
E mi sono ritrovata a fare la suggeritrice al povero Brigo febbricitante e a qualche altro smenticato di battute.
E soprattutto, si è deciso che la parte della signora Gianna, la vecchia vicina che origlia quanto avviene nella camera da letto di Brigo, non verrà ripresa ma fatta live.
E la signora Gianna sono io!!!!

Venditori, di Edoardo Erba, all'Ostadetheater sabato 28 alle 20.30 e sabato 29 alle 14.30

21 marzo 2009

Pasta con broccoli e gorgonzola
Pasta met broccoli en gorgonzola



Ho molto da fare, in ufficio si corre tutto il tempo, la sera quanto torno a casa sono stanca e spesso tempo di stare a preparare grandi piatti non ne ho.
Pasta e broccoli è una delle mie favorite: veloce e vegetariano. Che vuoi di più?
Ma l'autoctono di casa ama i piatti sostanziosi e quindi ho pensato alcune varianti.

Scottare i broccoli nell'acqua salata dove poi si mette a cuocere la pasta, scolarli col mestolo forato e farli subito freddare sotto l'acqua corrente fredda (così mantengono il bel colore verde).
Nel frattempo che la pasta cuoce, si riscalda in una padella bella ampia (io uso il wok) l'olio con l'aglio e il peperoncino (se piace), si aggiungono i broccoli, un bel tocco di gorgonzola e si fa riscaldare il tutto.
Poi si trasferisce la pasta ancora molto al dente nel padellone tramite mestolo forato, così ci rimane un po' di acqua di cottura.
Girare bene il tutto ed eventualmente aggiungere altra acqua se la salsetta dovesse asciugarsi troppo e la pasta non fosse ancora sufficientemente cotta.
Pecorino come se piovesse.

~~~~~~Nederlands

Ik heb het druk, op kantoor ren ik de hele tijd, 's avonds als ik thuis kom ben ik moe en vaak heb ik geen tijd om ingewikkelde gerechten klaar te maken.
Pasta met broccoli is een van mijn favorieten: snel en vegetarisch. Wat wil je nog meer?
Maar mijn huis-autoctoon houdt van stevige maaltijden en daarom heb ik een paar varianten bedacht.

Blancheer de broccoli in het gezouten water waar je straks de pasta kookt. Haal ze eruit met een schuimspan en laat ze snel afkoelen onder de koude kraan (dan bewaren ze hun mooie groene kleur).
Terwijl de pasta kookt, verwarm in een grote koekenpan (ik gebruik mijn wok) een scheut olijfolie met knoflook en een pepertje (als je het lekker vindt), voeg de broccoli en een dikke plak gorgonzola toe en laat alles goed opwarmen.
Doe de nog erg al dente pasta in de koekenpan met de schuimspan en aanhangend kookwater.
Roer alles goed en voeg eventueel nog meer kookwater van de pasta als het sausje te droog dreigt te worden en de pasta nog teveel al dente is.
Rasp veel Pecorino-kaas erop.

16 marzo 2009

Radio Vino


Domani sera Barbara ed io riempiremo di nuovo l'etere di chiacchiere dalle 20 alle 21 su WereldFM in italiano e dalle 21 alle 22 su StadsFM in olandese.
Tema della serata sarà il vino.
Vista l'imminenza del Vinitaly e l'inizio della seconda edizione del corso AIS per sommelier qui ad Amsterdam, ci pare doveroso dedicarvi una trasmissione.
Oltre alle nostre chiacchiere, delle interviste ad importanti personaggi del panorama vitivinicolo italiano, una in particolare non ve la dovete perdere.
~~~~~~~ Nederlands

Morgenavond Barbara en ik zullen de ether opnieuw vol kletsen: van 20 tot 21 uur in het Italiaans op WereldFM en van 21 tot 22 uur in het Nederlands op StadsFM.
Thema van de avond: wijn.
Gezien het feit dat de Vinitaly binnenkort haar deuren zal openen en dat de tweede editie van de AIS-cursus voor sommelier in Amsterdam net begonnen is, lijkt het ons vanzelfsprekend om een uitzending aan wijn te wijden.
Behalve ons geklets, hebben we in programma een aanta interviews aan belangrijke figuren van het Italiaanse wijnlandschap, een ervan moeten jullie absoluut niet missen.

11 marzo 2009

De Spaghettiflat


Deze is de omslag van het langverwachte boek De Spaghettiflat van Daniela Tasca, die al in 2007 een mooie televisiedocumentair had gemaakt met dezelde titel in samenwerking met Tonino Boniotti. En nu, voor wie de documentair heeft gemist, is er het boek.
Het boek vertelt, via een serie prachtige foto's, over een groep Italiaanse migranten die aan het einde van de jaren '50 naar Nederland kwam en rond 1965 in hetzelfde flatgebouw woont (eigendom van hun werkgever, de Amsterdamsche Droogdok-Maatschappij) in Poelenburg te Zaandam, ten noorden van Amsterdam. Deze groep migranten zijn een beetje vreemd voor de toenmalige Zaandammers, die amper gewend waren aan buitenlanders. De Italianen proberen langzaamaan te integreren, de taal te leren en een eigen weg te vinden in de Nederlandse maatschappij, zonder de eigen culturele roots uit Apulië of Campanië te vergeten. Deze integratie slaagt ook dankzij een sterke solidariteit en loyaliteit onderling.
Daniela Tasca beschrijft de integratieproces van zo'n honderd Italiaanse families in Zaandam, waar de Nederlandse samenleving vandaag anders eruit zou zien als deze migranten ergens anders waren gaan werken.
Het boek wordt zondag 5 april vanaf 14 uur bij het Zaans Museum gepresenteerd.

Daniela Tasca is in Palermo geboren en heeft talen en taalkunde gestudeerd aan de universiteit van Palermo en Amsterdam, waar ze sinds 1989 woont en werkt. Ze is (theater)schrijfster, journaliste en tv-programmamaakster.

De Spaghettiflat, il palazzo dei mangiaspaghetti

Ecco la copertina del tanto aspettato libro De Spaghettiflat di Daniela Tasca, che già aveva realizzato nel 2007 uno splendido documentario dallo stesso titolo in collaborazione con Tonino Boniotti. E ora, per chi si è perso il documentario, c'è il libro.
Un libro che ci racconta, tramite una serie di bellissime foto, di un gruppo di emigrati italiani arrivati alla fine degli anni '50, che intorno al 1965 si ritrova ad abitare nello stesso palazzone (di proprietà del loro datore di lavoro, i cantieri navali dell'Amsterdamsche Droogdok-Maatschappij) nella zona di Poelenburg a Zaandam, un paese alle spalle di Amsterdam in direzione nord. Un gruppo di emigrati strani per i Zaandammesi di allora, poco o per nulla abituati agli stranieri, un gruppo che si integra a poco a poco apprendendo l'olandese e cercando la propria strada nella società olandese, ma senza dimenticare le sue radici culturali pugliesi o campane e facendo appello ad una grande solidarietà e lealtà reciproca.
Daniela Tasca descrive proprio questo processo di integrazione da parte di questo centinaio di famiglie italiane a Zaandam, dove la comunità olandese oggi avrebbe un volto ben diverso se questi emigrati allora fossero andati a lavorare altrove.
Il libro sarà presentato domenica 5 aprile dalle ore 14 allo Zaans Museum.

Daniela Tasca è nata e laureata in lingue e linguistica a Palermo e Amsterdam, dove vive dal 1989. È scrittrice anche di teatro, giornalista e programmatrice televisiva.

09 marzo 2009

Accras de morue
Caribische klipvisbeignets


Deze beignets met klipvis zijn lekker hartig, richting pittig, en een specialiteit van de Caribische eilanden.
Ze worden bij het aperitief geserveerd, meestal een punch planteur, dwz een halve colaglas rhum met 50° alcohol, gevuld met vruchtensap naar believen of met toevoeging van limesap.
Je kunt deze beignets een paar dagen bewaren en zijn weer krokant als je ze opwarmt in de oven.
Let op: als je begint te eten, kun je niet meer stoppen!

Accras de morue van Marina

250 gr ontzouten klipvis (bij de toko)
200 gr bloem
2 eieren
1 theelepel baking soda
1 teentje knoflook
1 kleine ui
1 lente ui
peterselie
pepertjes naar smaak
melk zoveel als nodig
½ lime (sap)
olie om te frituren

Ontzout de klipvis minstens gedurend 1 dag en 1 nacht in koud water. Verwissel af en toe het water.
Laat een bodempje water in een pannetje koken en voeg de vis toe. Laat hem zachtjes koken voor enkele minuten, draai het gas uit en laat de vis in het warm water liggen totdat het uit elkaar valt. Laat hem uitlekken en afkoelen.
Pureer in de keukenmachine ui, lenteui, peterselie, knoflook en het pepertje met de sap van de halve lime.
Doe de bloem in een bord, maak de klipvis met de handen in fijne stukjes zodat je alle graten eruit kunt halen en meng hem met de bloem. Voeg de gepureerde groenten toe. Meng alles goed, voeg de eieren toe en eventueel wat melk als het beslag te dik zou zijn.
Laat het beslag een uurtje staan.
Voeg, terwijl de olie warm wordt, een theelepel baking soda aan het beslag toe en meng alles goed.
Neem met twee theelepels het beslag en laat het zachtjes vallen in de hete (maar ook weer niet te heet) olie en bak de accras bruin en krokant.



Accras de morue
Frittelle di baccalà caraibiche


Queste frittelline di baccalà belle piccantine sono una specialità delle isole dei Caraibi.
Vengono servite con l'aperitivo, di solito un punch planteur, cioè un mezzo bicchiere di rum a 50° riempito fino all'orlo con del succo di frutta a piacere oppure con l'aggiunta del succo di un lime.
Si conservano diversi giorni e sono di nuovo croccanti se riscaldate nel forno caldo.
Attenzione: sono peggio delle ciliege, una tira l'altra!

Accras de morue di Marina

250 gr baccalà dissalato
200 gr farina
2 uova
1 cucchiaino bicarbonato
1 spicchio d’aglio
1 cipolla piccola
1 cipollina verde
rametti di prezzemolo
peperoncino a piacere
latte q.b.
½ lime (succo)
olio per friggere

Dissalare il baccalà per almeno una giornata e 1 notte in acqua fredda.
Mettere a bollire in una pentola un po’ d’acqua e quando bolle aggiungere il baccalà. Far cuocere piano piano, senza bollire troppo, per qualche minuto, poi spegnere e far stare il baccalà nell’acqua calda finquando si sfalda. Scolare e far freddare.
Frullare insieme la cipolla, la cipollina, il prezzemolo, l’aglio e il peperoncino con il succo di lime.
Versare la farina in una ciotola, sfaldare con le mani il baccalà ed eliminare tutte le spine. Incorporare alla farina e aggiungere gli odori frullati. Mescolare, aggiungere le uova ed eventualmente del latte se la pastella fosse troppo densa.
Farla riposare un’oretta.
Mentre si fa scaldare l’olio per friggere, aggiungere un cucchiaino di bicarbonato alla pastella e mescolare bene.
Friggere le accras prendendo la pastella con due cucchiaini a fuoco vivace così diventano croccanti, ma non troppo se no non si cuociono bene dentro.



05 marzo 2009

De angst om rechts

Door in Rome te rijden, vooral op de 2-baanswegen waar je lekker kunt scheuren (zoals de binnenring, de ringweg, de Via Appia of de Via Flaminia tussen de binnenring en de begraafplaats van Prima Porta), ben ik bewust geworden van een fenomeen dat ik al eerder had opgemerkt maar waaraan ik tot nu toe nog geen naam had kunnen geven: de angst om de rechter rijstrook.
Het gaat om een pathologie waaraan 95% van de Italiaanse mannen lijden die ouder zijn dan 60 jaar. Deze mannen rijden een kleine, wat oudere auto, en 's winters dragen ze een dikke winterjas, een sjaad en een hoed. Ze zitten gesjord door de riemen als een salami door zijn touwtjes.
Deze pathologie gaat gepaard met een tweede angst om het gaspedaal ingedrukt te houden.
De angst om rechts dwingt de lijder om voortdurend op de linker rijstrook te blijven rijden, snakkend naar adem, op een snelheid die je liever in een woonwijk aanhoudt dan op een mini-snelweg.
De consequenties laat ik jullie zelf bedenken.
En welke maatregelen ik graag zou willen nemen ook.

La paura della destra

Guidando per Roma, ma soprattutto sulle strade ad alto scorrimento (tipo la tangenziale, il raccordo, oppure sull'Appia o la Flaminia tra la tangenziale e il cimitero di Prima Porta) mi sono resa conto di un fenomeno che avevo già notato da tempo ma al quale non ero ancora riuscita a dare un nome: la paura della corsia destra.
È una patologia che affetta nel 95% dei casi uomini di età superiore ai 60 anni, alla guida di un'utilitaria piuttosto vecchiotta, che d'inverno sono infagottati in cappotto, sciarpa e cappello e strizzati modello corallina dalle cinture di sicurezza. Per chi non lo sapesse, la corallina è il salame romano che si mangia a colazione il giorno di Pasqua e lo si porta dietro per finirlo al picnic con la famiglia nel giorno di Pasquetta.
Ad aggravare la patologia si aggiunge spesso un'ansia infinita nel tener premuto l'acceleratore.
La paura della destra costringe coloro che ne soffrono a guidare sulla corsia sinistra, annaspando alla ricerca di aria, strozzati dalla sciarpa e dalla cintura di sicurezza, e mantenendo una velocità simile al passo d'uomo.
Le conseguenze ve le potete immaginare da soli.
E quali misure vorrei adottare le lascio pure alla vostra immaginazione.